Parliamo di questa meravigliosa scrittrice giapponese!
Dovete sapere che è la mia scrittrice preferita e che l'ho conosciuta circa 7 anni fa. L'ho incontrata per caso nella libreria di mia sorella mentre cercavo qualcosa da leggere.
Galeotto fu "Tsugumi"! Quel libro mi rapì, lo divorai e mi aprì gli occhi. Tanti tratti dell'insopportabile Tsugumi mi appartenevano.
Ma non volevo parlarvi di Tsugumi! Per cui...
Mahoko Yoshimoto, in arte Banana Yoshimoto, nasce nel 1964. Appartiene ad una famiglia molto nota, il padre era un critico e filosofo molto conosciuto e la sorella è una famosa disegnatrice.
Il suo primo romanzo "Kitchen" risale al 1991.
Da questo libro e da "Tsugumi" sono stati tratti dei film.
Avendo letto tutti i libri di questa scrittrice, penso di potervi dare un giudizio complessivo ( e cercherò di essere obiettiva) sulla sua opera.
La Yoshimoto ha dei temi ricorrenti, ovvero: l'amore, la vita, la morte, la guarigione. Soprattutto la guarigione ricorre in tantissimi suoi libri ed è presa sotto molti punti di vista e in molti ambiti.
Ma l'elemento più forte è il sovrannaturale. Questa scrittrice ha la capacità di mettere nei suoi libri persone che hanno visioni, spiriti e cose simili senza far diventare i suoi libri fantascientifici. Risulta normale, mentre leggi, che la protagonista veda uno strano essere o percepisca una presenza. Non ti vien da pensare " e adesso che c'entra sta cosa?". Fonde realtà e irrealtà stendendo sui suoi racconti un velo onirico, che li rende magici. Quello che scrive a volta ti porta a riflettere, non in modo doloroso, sulla vita e su tutto quello che la riguarda, facendoti aprire gli occhi!
La sua forza è parlare della vita, in modo triste, neutro o gioioso, ma ne parla senza tabù!
Per quanti di voi non la conoscessero ma vorrebbero conoscerla vi consiglio di partire da "Kitchen".
Se la conoscete ma non vi piace più di tanto leggetevi: "Tsugumi", "Sly", "L'abito di piume", "Chie-chan e io", "High & Dry- primo amore", "Il coperchio del mare".
Se la conoscete già bene, soprattutto avete letto i suoi romanzi più vecchi (ovvero la vostra conoscenza non si basa solo su "Il coperchio del mare", "Chie- chan ed io" e "Delfini), Banana ha fatto un bellissimo regalo ai suoi più affezionati lettori "Un viaggio chiamato vita" in cui parla di come sono nate le sue storie, di lei, di suo figlio, delle sue paure. Per la prima volta si racconta e ci fa capire quanto di lei ci sia nei suoi racconti!
Spero possa esservi utile questo post e se volete chiedermi qualcosa su di lei o su un suo libro non esitate! Sono qui!
A presto e buona lettura!!!!