| °No, Claudio, di te non mi sono innamorata subito. Il nostro non è uno di quegli amori a priva vista, non siamo stati colpiti da nessun fulmine nel momento in cui ci guardammo negli occhi. La nostra storia d’amore non è romantica. E’ una storia e basta.
Il nostro incontro fu anonimo. Il mio amico conosceva la tua amica. Mi ricordo solo questo particolare. Non ricordo l’effetto che tu mi facesti, la tua espressione del viso, i jeans o la maglietta che indossavi o il taglio dei tuoi capelli. Non ricordo nulla di te.
Ah, e poi…com’è nato. Hai presente quando decidi di stenderti sull’asciugamano per prendere un po’ di sole? All’inizio con la pelle diafana che hai, sei in continuazione in cerca di un segno, di un cambiamento di tonalità di quel bianco. Ma non ti accorgi di niente dici “ Ma no, cavolo, non mi sto abbronzando per niente!!”. Poi, ti arrendi e non ci pensi più come prima ma ad un certo punto alla fine della giornata, arrivata a casa, davanti allo specchio, prima di farti la doccia ti osservi. Osservi il tuo corpo nudo, le tue forme forse proporzionate e la tua pelle. Vedi la differenza di colore dove la piccola mutandina del costume ti copriva rispetto alla superficie che era stata tutto il tempo scoperta e in contatto con il sole. E ti accorgi che qualcosa è cambiato e tu non ci stavi pensando. Ma forse te ne accorgi perché ha lasciato il segno. Quel caffè e quel latte che dipinge il tuo involucro ti fa rendere conto che sì, si cambia. E qualcosa del passato, qualcosa o qualcuno che eri è così diverso da quello che sei oggi. Ma diverso perché? Senza il passato non potremmo definire di essere cambiati. Ho scoperto di essere innamorata di te grazie a me stessa. Forse tu mi hai cambiato o semplicemente ho trovato la forza di cambiare perché c’eri tu. C’eri come nessun altro. C’eri e basta. Nessuna complicanza, nessuna catastrofe, nessuna carneficina. Mi stringevi la mano senza che dovessi ricambiare. Mi davi un bacio ma non ti aspettavi da me una carezza di ringraziamento. Tutto quello che interessava ero io e stare accanto a me, come un cane accompagna il padrone ovunque. Non importa se ti picchia o se ti maltratta non lo tradirai né lo abbandonerai mai, fedele fino all’ultimo respiro, fino all’ultima goccia di sangue. Ed è proprio questo ciò che mi ha fatto innamorare, ciò che mi ha fatto cadere per te. La tua capacità di amare in modo incondizionato. Non era un problema se io non ti baciassi di mia spontanea volontà o non ti dicessi di essere innamorata di te come facevi tu, tu sceglievi di rimanere comunque. Per te l’unica cosa che importava era che non fuggissi via da te se cercavi di abbracciarmi o non ti rifiutassi quando volevi accarezzarmi dolcemente la pelle. Oh, quelle tue dita sulla mia pelle leggere quanto ali di farfalla ed efficaci quanto punture di zanzara. Bruciavi la mia pelle, te ne accorgevi e non dicevi niente. Non hai chiesto “ Perché nascondi ciò che provi se lo provi?” Tu sapevi di me già tutto. Non c’era bisogno che lo dicessi ad alta voce o che te lo facessi capire con gesti particolarmente ispirati. Sapevi che non mi occupavo con tutte le forze a nasconderli semplicemente non mi sembrava utili mostrarli. I nostri dialoghi di sguardo erano utili invece. Due anime che si baciano nell’aria sottile e profumata d’incenso di cui i nostri abiti erano impregnati. Cocco, notte e mughetto.
Bè, tutto questo non è nato come è nato l’universo. Con un' unica assordante, accecante e bollente esplosione. Il nostro big bang è stato silenzioso, dolce e forse subdolo. Si è insinuato tra noi, creando differenze in me e in te. Come nebbia, ha occultato le nostre personalità e come calore le ha fuse insieme dolcemente. L’universo è stato creato, l’immenso siamo noi, l’immenso sei tu. Mi ami, so che mi ami e che lo farai qualunque cosa succederà. Te lo leggo negli occhi tondi che hai, lo leggo nella bocca, lo leggo nei tuoi gesti, lo leggo nei tuoi capelli, nelle tue mani, nella tua mente. Ho girato lo sguardo un momento ed è come se sapessi tutto di te, è come un tramonto. Prima c’era luce rossa poi lilla poi blu notte. Insegnami tutto. Insegnami come si fa ad amare come fai tu. Come fai a non volere nulla in cambio, come fai a dare senza volere ricevere? Da dove attingi la forza di andare avanti nonostante tu sia impegnato a donare? La tua mano è sempre protesa verso di me perché io ho bisogno di segni, di gesti per non sentirmi sola, per capire che c’è qualcuno sempre e comunque. Non so se sarei capace di amarti in modo incondizionato. Non so se potrei amarti se tu decidessi che io non ti basti più, non so cosa farei, non so nulla. Ma no, guardo i tuoi occhi. Ora vedo. Ma no, ascolto la tua voce, ora sento. Tocco la tua pelle e ora gusto questi ultimi momenti di agonia prima di fondermi con te, tra le tue braccia.
°Da te, Marianna, prendo la forza, dai tuoi occhi, dai tuoi effimeri sorrisi, dalla tua vita, dalla tua esistenza. Mi basta sapere che esisti per essere forte. T’insegnerò finché vorrai.
°Chissà cosa faresti se ti tradissi? Mi ameresti ancora? Ti basterebbe ciò che basta ora? Oh, a me no. Non voglio nient'altro. Voglio questo sole che riscalda la mia armatura di squame. Non ti devi preoccupare, caro, la mia ombra nera ti inseguirà per sempre. A meno che non decidessi di lasciarmi e andare via. Magari con un'altra donna capace di mostrare, in una vita diversa. Ora so che non è così, ma il vento cambia. Se così fosse, mi dissolverei perché la luce svanirebbe. L'ombra senza luce non esiste. I contrari perennemente uniti. Caldo e freddo. Bene e male. Amore e odio. Non c'è uno senza l'altro. Che storia, la nostra. Grazie amico, amante, complice e amore mio perché in silenzio mi ami, in silenzio non mi abbandoni, in silenzio mi proteggi e nel caos lotti per me, solo per me.
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? Scherzo, ovviamente. Comunque non so se continuarlo...magari un giorno. Questo rapporto è un'utopia. Perciò quando gli sarò vicino almeno un po', vedrò.