Massimo Troisi (San Giorgio a Cremano, 19 febbraio 1953 – Roma, 4 giugno 1994) è stato un attore, regista e sceneggiatore italiano.
Candidato all'Oscar al miglior attore e all'Oscar alla migliore sceneggiatura non originale per il film Il postino.
Ha saputo esplorare le tradizioni napoletane seguendo le orme linguistiche ed artistiche di Eduardo De Filippo e Totò, ma rinnovandole con contenuti e capacità recitative del tutto originali.
Scompare prematuramente, a quarantuno anni, per un fatale attacco cardiaco, conseguente a febbri reumatiche di cui soffriva sin dall'età di dodici anni.
Alla sua figura e alla sua recitazione è legata una quasi ingenua spontaneità di espressione, mostrata sempre davanti la macchina da presa e in altre situazioni pubbliche. Ad un anno dalla sua morte, a San Giorgio a Cremano è stato istituito un premio in sua memoria, il Premio Massimo Troisi, e gli è stato dedicato un museo.
[Fonte: Wikipedia]
Un grandissimo attore e un grandissimo regista, morto a soli 41 anni per un attacco cardiaco (era malato di cuore)...L'ho scoperto seguendo il mio amore per Benigni vedendo il film "Non ci resta che piangere"...Che dire, semplicemente un mito. Nonostante il successo, la modestia e l'umanità fatta persona.
In una intervista di Gigi Marzullo alla domanda
"Come si fa a rimanere semplici dopo avere avuto tanto successo?", Troisi risponde
"Ci si nasce. Il successo è solo una cassa amplificatrice. Se eri imbecille prima di avere successo diventi imbecillissimo, se eri umano diventi umanissimo. Il successo è la lente d'ingrandimento per capire com'eri prima".[Fonte: Wikipedia]