Cosa cerchiamo?, Felicità o Serenità?

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°Jo.Sawyer°
view post Posted on 12/4/2010, 21:29




A scuola in filosofia sto affrontando Spinoza. So che sono indietro ma non importa. Non è il primo che tratta di questo argomento però la rivelazione mi è giunta oggi in classe. L'obbiettivo di Spinoza è quello di arrivare e di giungere ad un bene supremo, ad una felicità capace di mantenere le promesse e di essere duratura. Spinoza condanna fino ad un certo punto i beni materiali quali il successo, i piaceri dei sensi e le ricchezze, in quanto essi devono esseri i mezzi attraverso i quali possiamo raggiungere questa agognata felicità duratura e fedele. Ma non dobbiamo scambiarli per lo scopo, per l'obbiettivo. Questi sono i mezzi non i fini. Durante l'unione con l'altro o appena ci si rende conto di aver vinto alla lotteria si prova una "specie di felicità" che Spinoza non riconosce come valida. E' un momento di felicità sbagliato a cui non dobbiamo bramare, non è vero, non è nulla.

Io non condivido. In primo luogo perché ho un'altra concezione della felicità. Per me Spinoza sbaglia termine. Quella a cui si riferisce è serenità non felicità. E' proprio la durata e l'intesità che le distingue. Se la felicità perdurasse nel tempo diventerebbe serenità. Anche perché penso che l'uomo non sia mai COMPLETAMENTE FELICE nel presente. Si rende conto della felicità provata solo dopo che è passata. Questa è una cosa bella..ma lo spinge a cercare e a cercare e lo rende insoddisfatto sempre di tutto! Felicità è quel momento in cui scopriamo di aver vinto 10 milioni di euro o in quel momento in cui vediamo la persona che amiamo che ci ama e cose di questo genere. Queste felicità finiscono...in seguito non rimangono così appariscenti come lo sono state nel momento esatto dell'evento. Scemano. E scemando sprofondano e si fondono con noi stessi e diventano parte di noi...e diventando parte di noi mutano in SERENITA'. Felicità è qualcosa di eccitante estraneo a noi, che ci accade e che ci rimane in superficie. Ci trasmette allegria ed euforia ma è qualcosa che si posa sulla pelle, punto. Ho esposto il mio punto di vista alla mia compagna di banco e questa ha risposto " Quella di cui parli tu è pazzia, è follia non felicità." Felicità per me è proprio questo. Quando raggiungiamo la nostra felicità, essa cambia. Raggiunta non ha più lo stesso fascino. Fa parte dell'uomo. Dobbiamo cercare, certo, la follia...ma la follia e tutti i tipi di pazzia finiranno. Forse ci sarà per ognuno di noi una follia duratura? Solo una che non muterà in serenità o insoddisfazione? Esiste, secondo voi?
Serenità e Felicità avranno i loro vantaggi, certamente. Ma rendono più presente la loro assenza piuttosto che la loro presenza (il gioco di parole non è un errore, l'ho voluto io). Quando non ci sono le sentiamo di più, la loro esistenza ci sembra più vera, autentica. Ma quando ci sono...non ce ne accorgiamo nemmeno. Un po' come la morte per Epicuro.

Ditemi cosa ne pensate.
 
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