Io non sono libero, Il valore della Libertà

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Wailorn
view post Posted on 16/5/2010, 12:51




Ma se uno si sente imprigionato da se stesso deve capire cosa del proprio essere lo imprigiona. e cambiarlo.
Sentiamo noi stessi come un ancora che blocca il nostro io piu intimo e ci impedisce di dar via libera a sogni desideri ambizioni.
è questo quello che intendi?
 
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°Jo.Sawyer°
view post Posted on 16/5/2010, 13:27




Si...ma io non penso si possa cambiarlo. Cambiare se stessi è impossibile...e anche se lo facessimo sarebbe quello stesso cambiamento ad imprigionarci...
 
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Wailorn
view post Posted on 16/5/2010, 15:01




ora mi si intriga il cervello XD.
Ma magari non è cambiare se stessi. ma liberare noi stessi da quelle cose che ci impediscono di essere veramente noi
 
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°Jo.Sawyer°
view post Posted on 16/5/2010, 15:22




e se fosse quel " veramente noi " ad essere il problema? eheh :D
 
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Wailorn
view post Posted on 16/5/2010, 16:01




quindi il problema è prima capire chi siamo veramente noi, poi capire come liberarlo e poi attuare i passi per liberarlo ?
 
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°Jo.Sawyer°
view post Posted on 16/5/2010, 16:33




o be...secondo me dipende dalle persone. Delle volte i problemi giungono quando ancora non siamo chiari a noi stessi, perciò neanche noi ci conosciamo a pieno. Questo causa inquietitudine e insoddisfazione. . . non sappiamo fino a che punto siano sviluppate le nostre capacità, sempre se di capacità si può parlare. Siamo confusi e per questo motivo vogliamo scappare. Un'altra cosa è conoscere noi stessi e non piacerci. Sapere di non essere capaci a far qualcosa o saper e fare qualcosa che invece ci disgusta.

Quando si tratta di noi stessi il discorso si complica...e io non vedo via d'uscita. Certo, ho solo 17 anni e spero di ricredermi moolto moolto presto! xD

CITAZIONE
La vita è un ospedale dove ogni malato è in preda al desiderio di cambiare letto.
Questo qui vorrebbe soffrire davanti alla stufa,
e quello là crede che guarirebbe accanto alla finestra.
A me sembra sempre che starei bene là dove non sono, e questa questione
del traslocare è una di quelle che sto continuamente a dibattere con la mia anima.

«Dimmi, anima mia, povera anima infreddolita, che ne diresti di abitare a Lisbona?

Lì deve fare caldo, e così potresti riprendere forza come una lucertola al sole.
È una città in riva al mare; dicono che è tutta fatta di marmo,
e chela gente ha un tale odio per la vegetazione che strappa via tutti gli alberi.
È un paesaggio di tuo gusto; un paesaggio fatto di luce e di minerale,
e dell'elemento liquido che li riflette!».

La mia anima non risponde.

«Se è vero che ami tanto il riposo unito allo spettacolo del movimento,
perché non andare ad abitare in Olanda, in quella terra beatificante?
È probabile che ti divertiresti in quella contrada
di cui spesso hai ammirato l'immagine nei musei.
Che ne diresti di Rotterdam, tu che ami le foreste di alberature,
e le navi ormeggiate ai piedi delle case?».

La mia anima resta muta.

«Batavia forse ti sorriderebbe di più?
È lì che troveremmo lo spirito dell'Europa sposato alla bellezza tropicale».

Non una parola.

- Che sia morta, la mia anima? -
«Sei dunque arrivata a un tale punto di torpore che ti compiaci solo del tuo male?
Se è così, fuggiamo verso quei paesi che sono analogie della morte.
- Ho capito quello che ci vuole, povera anima! Faremo i bagagli per Torneo. -
Andiamo ancora più lontano, all'estremo limite del Baltico;
ancora più lontano dalla vita, se possibile; stabiliamoci al polo.
Là il sole sfiora la terra solo obliquamente,
e il lento alternarsi della luce e della notte sopprime la varietà e aumenta la monotonia,
questa metà del nulla. Là potremo prendere dei lunghi bagni di tenebre,
mentre, per divertirci, le aurore boreali ci manderanno di tanto in tanto i loro cesti di rose,
come riflessi di un fuoco d'artificio dell'Inferno!».

Finalmente la mia anima esplode, e saggiamente mi grida:
«Non importa dove! Non importa dove! Purché sia fuori di questo mondo!».

Ecco, parlavo di questo passo di Baudelaire tratto dallo Spleen di Parigi!

SPOILER (click to view)
Consiglio anche La vita Autentica di Mancuso! parla appunto del tema di cui stiamo parlando noi :)
 
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Stefano92Ba
view post Posted on 16/5/2010, 16:43




CITAZIONE
Riguardo alla prima, quella che ci togliamo noi, è la più difficile da raggiungere. Quante volte un nostro gesto non è del tutto spontaneo perché abbiamo para di qello che gli altri possano pensare di noi? Forse è la più terribile. Pensate a un gesto semplice come ballare in discoteca, Quanti di noi sono bloccati per paura di essere ridicoli, e quanti invece si mettono in mostra solo per apparire ganzi agli occhi degli altri. Quelli che ballano solo per il gusto di farlo, fregandosene di apparire ridicoli di mettersi in mostra, loro sono gli unici che fanno il solo gesto consapevolmente libero. Purtroppo, questa liberta è difficile e dobbiamo lavorare tanto su noi stessi per ottenerla. trovando un giusto equilibrio interno.

Quanto hai ragione... io stesso se non ho un pò d'alcol in corpo, non riesco ad essere sciolto... ma questa libertà può cambiare di momento in momento (ad es. in casa non abbiamo problemi a stare coi capelli in disordine, o in mutande, ma nn usciremmo mai con amici in quelle condizioni, amici pure fidati)

Sulla seconda non sono d'accordo, credo che il rispetto sia un'obbligo, non una libertà. per quanto riguarda il significato politico del termine, libertà è avere la possibilità di partecipare nelle scelte o nella possibilità di far ascoltare il mio parere a chi può decidere. (accezione gaberiana (ma anche Sallustiana) della libertà)
 
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Voice Of The Soul
view post Posted on 16/5/2010, 16:50




Per me essere liberi è avere dei sogni,infischiandosene che gli altri li reputino vaneggiamenti.
 
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°Jo.Sawyer°
view post Posted on 16/5/2010, 16:52




CITAZIONE
Sulla seconda non sono d'accordo, credo che il rispetto sia un'obbligo, non una libertà. per quanto riguarda il significato politico del termine, libertà è avere la possibilità di partecipare nelle scelte o nella possibilità di far ascoltare il mio parere a chi può decidere. (accezione gaberiana (ma anche Sallustiana) della libertà)

Dipende da che punto di vista lo vedi. E' chiaro che il rispetto non sia un obbligo dato che ormai nessuno si sente obbligato a rispettare. Io sono d'accordo con Wailorn, questo tipo di libertà ha le radici nel rispetto, cosa che dovrebbe essere naturale e istintiva.Se voglio essere libero, devo rispettare la libertà degli altri altrimenti non lo sono più, dato che anche l'altro altrimenti si sentirebbe giustificato ad "invadere il mio territorio".
La liberà sallustiana sarebbe anche giusta ma non è completa, posso partecipare quanto voglio ma devo sempre sottostare ad altri.
 
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Stefano92Ba
view post Posted on 16/5/2010, 17:10




Allora facciamo una cosa: il discorso si è diviso in "libertà politica", "libertà sociale" e "libertà interiore"; continuiamo a trattarle separatamente, queste sezioni, ok?
 
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°HeaD°
view post Posted on 16/5/2010, 17:57




Per me la libertà è una soltanto...Riprendo il magistrato Gherardo Colombo grazie al quale ho dato un filo logico al mio pensiero
Libertà vuol dire Possibilità di scelta...Scelta vuol dire responsabilità...Quindi la Libertà implica Responsabilità, in tutte le libertà distinte da stefano..
 
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°Jo.Sawyer°
view post Posted on 16/5/2010, 18:03




Fu Dante a dirlo anche !! :P

Bah... per me non è solo quello. Per quanto riguarda quella individuale ci sono molte altree cose...
 
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black_shadow
view post Posted on 16/5/2010, 18:05




e adesso arrivo io e distruggo tutto...

Per me la libertà non esiste!

XD
 
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°Jo.Sawyer°
view post Posted on 16/5/2010, 18:09




eccola che arriva la solita! xD

Be, marti quella assoluta sicuramente non esiste...saremmo degli animali se avessi libertà assoluta! xD il fatto che abbiamo LA ragione già ci rende NON-LIBERI
 
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black_shadow
view post Posted on 16/5/2010, 18:11




Si intendevo quella ^^
 
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49 replies since 24/6/2009, 15:09   236 views
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